Pare che il pericolo maggiore sia passato: non c'è momento peggiore del disgelo, per aggirarsi a piedi in questa città. Tra marzo e aprile, le lastre di ghiaccio pestate da milioni di piedi cominciano a prendere vita e a scomparire con malcelata discrezione: sul ciglio della strada si accumulano smisurati pantani, mentre i tubi di scarico dei tetti rigettano grosse pepite ghiacciate. Il pericolo però non viene solo dal basso, ma soprattutto dall'alto: i blocchi di ghiaccio rimasti a lungo aggrappati sui tetti si staccano, cadendo dai palazzi con gran fracasso: ogni anno qualcuno ci rimette le penne.