Il poeta russo Tyutchev scrisse: “Non si può capire la Russia con la mente / nella Russia si può solo credere”. Un po’ come la forma di questo stato immenso: quando pensi d’esser arrivato, capisci che il limite è oltre la tua immaginazione.
Il poeta russo Tyutchev scrisse: “Non si può capire la Russia con la mente / nella Russia si può solo credere”. Un po’ come la forma di questo stato immenso: quando pensi d’esser arrivato, capisci che il limite è oltre la tua immaginazione.
Quella pazzia ai limiti dell’incoscienza, quel senso dell’umorismo sviluppato per necessità, quella franchezza sovente confusa con la maleducazione da parte del popolo russo ci riportano inevitabilmente ai secoli scorsi. Il passato russo è tra i più travagliati della storia mondiale: il dominio degli Zar, la rivoluzione e l’insediamento del comunismo, le grandi sofferenze della guerra mondiale, le purghe staliniste, il crollo dell’URSS e gli anni della fame. Poi la resurrezione e l’abbraccio al sistema capitalistico, con il ritorno ed esercitare un ruolo di primo piano nella politica mondiale. Tra mille e più contraddizioni, la Russia moderna resta una potenza senza la quale non è possibile decidere le sorti del mondo intero. Come disse ironicamente Yuri Afanasiev: "La Russia è un paese con un passato imprevedibile".
Infine, c’è il patriottismo: talvolta sentimento accecante e funzionale ai partiti politici ma dobbiamo dire che è bello quando un popolo ama la propria terra e le proprie tradizioni e cerca di difenderle a tutti i costi perché li ritiene la cosa più preziosa che possiede.
Città Natale del presidente Vladimir Putin, nato nell’ospedale centralissimo di via Majakovskogo, San Pietroburgo si sta preparando ad ospitare i mondiali di calcio del 2018 ed è forse la città russa più strutturata per questo evento: bella e piacevole, con un centro storico a portata di passeggiata, grandiosa d’estate durante le notti bianche.