Alexander Listratov, violoncellista, fondatore e direttore artistico della cappella musicale barocca “Il Secolo d’Oro”, vincitore di concorsi nazionali ed internazionali, è riconosciuto essere in Russia uno dei migliori interpreti della musica antica.
Diplomato in violoncello in Russia, ha inoltre studiato violoncello barocco in Belgio a Brussels con il prof. Bruno Cocset. Numerose e acclamate le innumerevoli partecipazioni a festival di musica antica come solista in Russia, Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Austria… ed in Cina.
Di seguito l’intervista per SPB24 in riferimento al prossimo concerto che si terrà alla Sala Piccola della Filarmonica di San Pietroburgo il 13 maggio alle ore 19.00.
Maestro quando ha deciso di imparare a suonare il violoncello e a questo proposito, quale è stato il rapporto con la sua famiglia?
Ho cominciato a studiare il violoncello all'età di sei anni; in realtà avrei voluto essere violinista ma il direttore della scuola di musica dove feci l’esame d’ammissione, un grande violoncellista di livello internazionale, guardò le mie mani e decise di farmi studiare il violoncello.
Con la mia famiglia non ci sono mai stati problemi, mi ha sempre sostenuto sin dall’inizio, durante tutto il percorso di studi e anche dopo, quando decisi di dedicarmi alla musica antica.
Quando è nata l’idea di fondare la cappella musicale barocca “Il Secolo d’Oro”, come mai avete scelto questo nome, quali sono i criteri per scegliere i vostri musicisti e quali sono i principali obiettivi?
La cappella musicale barocca “Il Secolo d’ Oro” nasce nel 2002 nel dipartimento di musica antica e contemporanea del Conservatorio di Stato “P. Tchaikovsky” di Mosca; il nome scelto “Il Secolo d’Oro” è in omaggio alla storia inglese degli anni di sovranità della regina Elisabetta I, periodo durante il quale l’Inghilterra raggiunse l’apice del suo sviluppo filosofico, intellettuale e artistico.
In un gruppo musicale la scelta dei musicisti è un processo lungo, rigoroso e molto difficile perché non si richiede solamente un alto grado di competenza tecnico e artistico ma anche una fondamentale sintonia caratteriale, un grande amore per il repertorio particolare della musica antica con doti di poter essere all’occasione, anche solisti.
Gli obiettivi della cappella musicala barocca “Il Secolo d’Oro” sono quelli di interpretare la musica antica al più alto livello artistico possible, di dare risalto a lavori di ricerca musicologica mirati a far conoscere autori sconosciuti o dimenticati ed infine di dare la possibilità ad i nostri solisti di esibirsi.
Perché ha deciso di focalizzare la vostra attenzione sul repertorio barocco? Qual è la differenza tra strumenti accademici e barocchi? Nei giorni nostri, come reagisce il pubblico all’ ascolto di una musica scritta circa quattro secoli fa?
Noi crediamo che l'epoca del barocco sia il momento della più alta e maggiore espressione artistica, così come fonte di una letteratura inesauribile.
Il nostro gruppo si dedica con passione all’esecuzione di questo repertorio su strumenti d’epoca ed oltre a ciò allo studio di autori del primo romanticismo, così come anche autori del XIX sec.. Alcuni dei nostri strumentisti sono inoltre specialisti del repertorio rinascimentale e quindi anche i ricercari di Ortiz, uno dei principali compositori rinascimentali, diventano così nostro prezioso patrimonio.
La differenza tra gli strumenti “tradizionali” e quelli barocchi è enorme; sono strumenti diversi: i rapporti e le linee di costruzione, così come talvolta anche i materiali usati. Precisamente per gli strumenti ad arco la diversità riguarda l’archetto, il ponticello, il taglio delle “effe”, il manico, la cordiera, la catena e le corde in budello. Anche l’accordatura degli strumenti è diversa e necessita di una continua verifica. Tutti questi cambiamenti, richiedono quindi una tecnica molto più flessibile e sensibile e musicalmente un ascolto più tridimensionale, volto a sentire anche ciò che sta accadendo intorno all’esecutore.
Al pubblico di oggi piace la musica barocca, soprattutto quando la ascolta per la prima volta e non sa cosa l’aspetta; dopo averla sentita rimane sempre molto soddisfatto (in effetti la musica barocca è di più facile ascolto rispetto alla musica del XIX - XX sec.). Ho potuto notare con grande piacere che tutte le persone, gli studenti, dai bambini agli anziani, ascoltano il repertorio barocco sempre con grande interesse.
Durante i suoi anni studio, ha passato molto tempo in Europa anche in occasione di concerti e tour. Qual è la differenza principale tra un’esecuzione di musica barocca in Russia e in Europa? Come potrebbe svilupparsi l’esecuzione dello stile barocco in Russia tra 5-10 anni?
Si deve ricordare che in Russia così come in Oriente, la tradizione “accademica”, ossia la musica cronologicamente scritta successivamente a Mozart e Beethoven, è spesso molto eseguita e solitamente i musicisti la padroneggiano tecnicamente con notevole sicurezza e disinvoltura.
Storicamente, ad esempio, nel caso di San Pietroburgo, pur essendoci stato un contatto fervido e diretto con tutte le corti europee dal ‘600 fino ai primi anni del Novecento, successivamente a causa dei due grandi conflitti mondiali, questo contatto si è interrotto per poi riprendere circa 20 anni fa; il repertorio musicale barocco e rinascimentale è stato quindi ripreso in Russia solo recentemente e dunque per i musicisti così come per gli ascoltatori, ora, questo repertorio, “mancato per circa due generazioni”, non e’ così usuale e tradizionale come invece lo è rimasto per gli europei.
Tra 5 -10 anni... è un periodo troppo breve per uno sviluppo significativo tuttavia speriamo che i nostri sforzi non saranno invani. Potremo raggiungere il massimo livello, pur mantenendo la nostra “faccia russa” e la nostra continua collaborazione con musicisti europei, con la loro cultura di origine, sicuramente sarà per noi di grande aiuto.
Nel maggio 2012 la cappella musicale barocca “Il Secolo d’Oro” ha iniziato a collaborare con il direttore Fabio Pirola, e attraverso di lui anche con l'Istituto Italiano di Cultura ed il Consolato Generale d’Italia di San Pietroburgo in progetti internazionali coinvolgendo solisti italiani. Il 13 maggio prossimo, grazie alla preziosa sponsorizzazione dell’azienda italiana MARIO VALENTINO SPA, alle ore 19.00 nella piccola Sala Filarmonica, ci sarà un concerto con il leggendario solista Vittorio Ghielmi, professore di viola da gamba presso l'Università Mozarteum di Salisburgo, in Austria. Quale è il repertorio che proponete? qual è l’unicità di questo progetto per la città di San Pietroburgo?
In quest’occasione il repertorio proposto considera in prima esecuzione assoluta in Russia, il virtuosissimo concerto per viola da gamba e orchestra in re minore, del compositore tedesco Johann Gottlieb Graun (1703-1771), concerto di cui lo stesso Vittorio Ghielmi è oggi, uno dei pochissimi interpreti al mondo. Durante il concerto verranno proposti brani che considerano anche i solisti della cappella musicale barocca “Il Secolo d’ Oro”al violino, alla viola da gamba, al flauto traverso, al flauto a becco e al violoncello; sara’ dunque un omaggio alla musica del XVIII sec.
L’unicità di questo concerto è dunque l’onore di poter collaborare con un grande artista e solista come Vittorio Ghielmi, professore al Mozarteum di Salisburgo in Austria. Sarà davvero una festa della musica e dell’arte per veri buongustai!