Questa è una “blitz” intervista di SPB24 a Vittorio Ghielmi, musicista che ha recentemente partecipato ad uno storico concerto a San Pietroburgo con la cappella musicale barocca “Il Secolo d’ Oro” di Alexander Listratov presso la sala piccola della Filarmonica, lo scorso 13 maggio 2015.
Nato a Milano nel 1968, ha iniziato a quattro anni lo studio del violino e, successivamente della viola da gamba, distinguendosi già in giovane età per l'intensità e la versatilità della sua interpretazione musicale e per il suo innovativo approccio allo strumento.
I suoi studi riguardanti antiche tradizioni musicali ancora vive in località isolate del mondo, gli ha permesso di portare alla luce nuove prospettive nell'interpretazione della musica europea dei secoli passati. Si è dedicato ad una nuova investigazione del repertorio di musica classica e antica, ma ha suonato anche con importanti musicisti jazz, cantanti pop, stelle del flamenco, inoltre ha collaborato con musicisti di tradizione extraeuropea. Ha registrato diversi CD da solista vincendo diversi premi della critica. Come solista di viola da gamba o direttore si è esibito nelle più prestigiose sale del mondo (Musikverein Wien, Berliner Philharmonie Berlin, Casals Hall Tokio etc.). E’ docente presso l’Universitat “Mozarteum” di Salisburgo.
Maestro, come è stata la prima impressione arrivato nella città di San Pietroburgo? E' stata la prima volta o era già venuto? L'ha trovata diversa? Come è stata quindi l'accoglienza e l'impressione delle persone, camminando per strada durante i giorni di permanenza?
Non era la prima volta in russia ma la prima a SP, è una città che lascia da subito una fortissima impressione, per i colori, il cielo, l'architettura italiana in un cielo non italiano…
Il repertorio presentato al concerto nella Sala Piccola della Filarmonica, si è particolarmente soffermato su un autore poco noto, in prima assoluta qui a San Pietroburgo: Graun. Qual é stata la motivazione principale? Che tipo di stile e di musica rappresenta? Come mai ha deciso di dedicarsi particolarmente a questo autore?
Johann Gottlieb Graun era il primo violino nell'orchestra di Federico il Grande, e ha condiviso il suo lavoro con grandissimi come CPE Bach, Quantz, Benda, il fratello minore C.H.Graun e tanti altri. In quella congerie di genii si è formato lo stile musicale che ha fatto transitare la musica europea dal barocco al classicismo e romanticismo.
Una musica non ancora abbastanza eseguita ma sempre esplosiva e ricchissima per il pubblico se eseguita con la giusta verve. Inoltre Graun ha lasciato gli unici (10) concerti per viola da gamba ed orchestra prodotti nel '700, scritti per il famosissimo virtuoso Ludwig Christian Hesse, attivo a Berlino. pagine considerate le più difficile del repertorio gambistico e per questo quasi ineseguite fino ad oggi.
Prima del concerto ha avuto occasione di dedicarsi ad un masterclass organizzato dal “Collegium Musicum” di Rustic Puzumsky, con il quale poi, durante il concerto si è anche esibito in duo. Durante l'occasione del masterclass ha avuto modo di conoscere studenti e appassionati della viola da gamba e del repertorio barocco. Quali sono le sue note a proposito? come è stata quest' esperienza? cosa ricorda di particolare?
E’ interessante vedere l'entusiasmo dei giovani russi, entusiasmo che a volte manca alle nuove generazione in Europa occidentale. Sarebbe bello poter creare una scuola russa di viola da gamba così forte come quella storica di violino…..
Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con la cappella musicale barocca "Il secolo d'oro" di Alexander Listratov, con il fondamentale aiuto dell' azienda italiana "MARIO VALENTINO SPA" - marchio di lusso nell' artigianato della pelletteria italiana, marchio conosciuto in tutto il mondo. Come ha trovato questo' ensemble di musicisti russi, appassionati della musica barocca? La collaborazione con il direttore musicale Fabio Pirola, il lavoro di preparazione durante le prove e poi l'esecuzione al concerto?
Mi è piaciuta la freschezza e simpatia di tutte le persone del gruppo, l'energia di Listratov e la competenza del maestro Pirola. La cena dopo il concerto, poi l'ultimo giorno a San Pietroburgo prima di partire... Un ricordo di quest'esperienza, quello che avrebbe voluta fare ma che non ha avuto modo, un piatto o qualcosa che le è piaciuto particolarmente. Vorrei poter starci più a lungo per poter visitare con calma le bellezze della città e mangiare di nuovo i pescetti del fiume Neve fritti – KORIUSCKA