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La guida per i lavoratori stranieri al centro delle polemiche

Visto il costante aumento dell'immigrazione verso le città più ricche, non può che essere considerata valida l'idea di un prontuario per l'immigrato con una semplice introduzione alla nuova cultura e suggerimenti utili su come interpretarla – e rispettarla – al meglio. Come in tantissime città d'europa, anche a San Pietroburgo non sono pochi i cittadini a lamentarsi dell'immigrazione nella misura in cui questa va ad influire su abitudini e tradizioni locali. La maggior parte dei lavoratori proviene dai paesi del sud della Russia, in genere appartenenti all'ex Unione Sovietica quindi russofoni, quali Tagikistan, Uzbekistan, Georgia e Armenia.

Manuale migrante

Se non fosse che in questa nuova guida disponibile in lingua russa i lavoratori stranieri vengono rappresentati (vedi il disegno qui accanto) con una scopa, un pennello, un rullo o altri attrezzi da lavoro. Una scelta pragmatica ma infelice da un punto di vista comunicativo in quanto rapportarsi con una persona dall'alto al basso fa sempre sì che quest'ultima si senta meno responsabilizzata. Difficile per l'immigrato così come per qualsiasi altro sostenere gli obblighi del cittadino senza possedere appieno i diritti della persona.

Escludendo la parte grafica, la guida al lavoratore straniero è scritta con un carattere morbido e con un linguaggio semplice. Si divide in tre parti: la prima è un’introduzione alla regolarizzazione dei documenti (registrazione, permesso di lavoro), la seconda è un sunto sulle necessarie precauzioni igieniche da adottare, la terza è un insieme di consigli e raccomandazioni sulla vita a San Pietroburgo, tra cui numeri di telefono utili in caso d’emergenza.

 

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