San Pietroburgo, sguardo slavo sull'Europa

Il poeta russo Tyutchev scrisse: “Non si può capire la Russia con la mente / nella Russia si può solo credere”. Un po’ come la forma di questo stato immenso: quando pensi d’esser arrivato, capisci che il limite è oltre la tua immaginazione.

Passato imprevedibile

Quella pazzia ai limiti dell’incoscienza, quel senso dell’umorismo sviluppato per necessità, quella franchezza sovente confusa con la maleducazione da parte del popolo russo ci riportano inevitabilmente ai secoli scorsi. Il passato russo è tra i più travagliati della storia mondiale: il dominio degli Zar, la rivoluzione e l’insediamento del comunismo, le grandi sofferenze della guerra mondiale, le purghe staliniste, il crollo dell’URSS e gli anni della fame. Poi la resurrezione e l’abbraccio al sistema capitalistico, con il ritorno ed esercitare un ruolo di primo piano nella politica mondiale. Tra mille e più contraddizioni, la Russia moderna resta una potenza senza la quale non è possibile decidere le sorti del mondo intero. Come disse ironicamente Yuri Afanasiev: "La Russia è un paese con un passato imprevedibile".

“La Storia russa è un costante connubio tra eccesso del limite e desiderio di grandezza, esattamente come le origini di San Pietroburgo: ambiziosa idea di Pietro il Grande di costruire una Venezia nordica in un terreno paludoso.”

Anima russa

Il rifiuto del senso del limite, una ruvida franchezza compensata da una fiera sincerità, la necessità del costante contatto con la natura. E poi una capacità di resistenza fuori dal comune, forse il tratto che più sorprende dei russi e probabilmente temperato dall’abitudine ai capitomboli della vita. Quando nel dicembre 2014 il rublo schizzò a 100 sull’euro a San Pietroburgo non si batté ciglio: un po’ di preoccupazione ma niente di paragonabile a quello che avrebbe potuto accedere in una situazione analoga in Italia.



Infine, c’è il patriottismo: talvolta sentimento accecante e funzionale ai partiti politici ma dobbiamo dire che è bello quando un popolo ama la propria terra e le proprie tradizioni e cerca di difenderle a tutti i costi perché li ritiene la cosa più preziosa che possiede.

NO<br />LIMITS

NO
LIMITS

La festività ortodossa Kreshenye, ovvero l'epifania, che si tiene a gennaio ben descrive l'anima dei russi: tuffo nell'acqua gelida con temperatura esterna spesso ben sotto lo 0.
CONTRASTI

CONTRASTI

Anima di contrasti, come l'estate a + 30° e l'inverno a -20° tipici di San Pietroburgo. Ma anche come il contrasto tra la temperatura esterna di gennaio e le case ben riscaldate, dove è piacevole stare.
PUTIN &<br />PUSHKIN

PUTIN &
PUSHKIN

Due emblemi della Russia passata e moderna: il valoroso poeta Alexander Pushkin e l'attuale presidente Vladimir Putin. Qui riuniti in un quadro in una mostra a San Pietroburgo.
Il presente vivo

Nonostante la crisi economica nata nel 2014, la città di San Pietroburgo sta attraversando un periodo di discreta stabilità: teatro di forum economici e conferenze di risonanza mondiale, in costante rinnovamento da un punto di vista urbanistico (basti vedere il rifacimento di strade, marciapiedi e aiuole), curata e pulita sia in estate che in inverno, con un tasso di criminalità relativamente basso considerando la grandezza della città, essa rappresenta il fiore all’occhiello delle città russe.



Città Natale del presidente Vladimir Putin, nato nell’ospedale centralissimo di via Majakovskogo, San Pietroburgo si sta preparando ad ospitare i mondiali di calcio del 2018 ed è forse la città russa più strutturata per questo evento: bella e piacevole, con un centro storico a portata di passeggiata, grandiosa d’estate durante le notti bianche.

Consigli pratici
Per comprendere la mentalità dei russi è necessario trovarsi nelle situazioni dove i locali si incontrano. Tra tutte consigliamo una bella banya (la sauna russa) a 95° per qualche minuto che si conclude con un salto nella piscina con acqua ghiacciata e con una frustata con rami di betulla: vi assicuriamo che questa pratica tempra sia il corpo che la mente. Altra esperienza gratificante è uscire dal centro e cenare in una sala da ballo esclusivamente per i russi doc: vedrete come si divertono e come sono vestiti e vi sembrerà di fare un tuffo nel passato. Infine, se ne avete l’opportunità fatevi portare da degli amici alla dacha: la natura russa intorno alla casa di campagna sono il diversivo di milioni di persone che vivono tutto il tempo in una grande città.
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