San Pietroburgo a portata di mano, con SPB24. Direttamente online, sfogliando le centinaia di schede tecniche relative ai più diversi luoghi della città, potrete farvi un’idea preliminare di quello che vorrete vedere ed abbandonarvi al climaemotivo a voi più consono. La ricchezza della città riprodotta grazie al nostro portale, in modo da permettervi di approcciare la “finestra sull’Europa”, come venne chiamata ai tempi di Pietro I, direttamente da casa ed arrivare pronti alla tanto sospirata vacanza. SPB24 vi permette di personalizzare il vostro viaggio, di customizzare i vostri percorsi, di farvi un’idea reale sulle potenzialità offerte dalla città e di scegliere quello che andrete a vedere, a prescindere dalle descrizioni delle guide turistiche e dai consigli dei conoscenti già stati a San Pietroburgo.

Clicca su una delle 4 categorie qui sotto a seconda dell'approccio che senti più vicino e SPB24 ti svelerà musei, teatri, ponti, abitudini, sapori, proverbi, souvenir, libri, film e musiche che ti sono più affini:

* Il modello classico: "i tesori di San Pietroburgo";

* Il modello alternativo: “Io turista? No, un viaggiatore alla scoperta!";

* Il modello habitué: “Come a casa, o quasi”;

* Il modello contemplativo: “Nel dettaglio, l’infinito”.

My SPB: la mia San Pietroburgo

A priori si può affermare che la variabile più incisiva sia la stagione dell'anno che sceglierete per il vostro viaggio. Infatti, la San Pietroburgo romantica e innevata dell’inverno, dai canali ghiacciati e dalle saune bollenti, lascia spazio in estate a temperature che possono superare i trenta gradi, e che portano a trascorrere splendide giornate presso la spiaggia della fortezza dei Santi Pietro e Paolo, dove si tengono importanti tornei di beach volley, oppure verso le zone marine di Sestroretsk o Kamarovo. La città si trasforma, cambiano gli umori, le abitudini nordiche lasciano il posto, con l’arrivo della breve estate, a usi e costumi a noi più consoni, mischiano le carte e fanno di San Pietroburgo qualcosa di diverso, da scoprire nuovamente e sempre di più.


Il modello classico: «i tesori di San Pietroburgo»

Come la zarina Ekaterina II, amante del bello, sofisticata e leggendaria, siete attratti dalle bellezze classiche della città e considerate la visita a San Pietroburgo come una chance ineguagliabile per assaporare le punte di raffinatezza della città realizzata da Pietro I. Perdersi nel vortice dell'arte, per ritrovarsi diversi, cambiati. Ma non solo: attorniarsi di virtuosismi, accarezzare il sublime, lasciarsi danzare in quest'orchestra di valori aggiunti.

Ed ecco che non può mancare una visita al museo dell'Hermitage, al tempo collezione privata della zarina Ekaterina II, una passeggiata presso la bellissima piazza della arti, una sosta alla fortezza dei Santi Pietro e Paolo con il panorama sulla Grande Neva, il tutto al ritmo della musica di Glinka o Chajkovskij. Il ponte che più vi assomiglia? Sicuramente il Dvorzovkij, dal quale v'è una visuale senza paragoni.

E non possono mancare i sapori inconfondibili di cose «russe»: il caviale rosso, il salmone fresco, il pane nero appena sfornato e, perché no, un bicchierino di vodka Standard al brindisi di «za nas».

* Musei e luoghi: Hermitage, la piazza del palazzo, la colonna di Alessandro, il palazzo dello Stato Maggiore, la fortezza di Pietro e Paolo, la chiesa del nostro Signore sul Sangue Versato, Sant'Isacco, Kazan, la prospettiva Nevskij, il castello degli ingegneri, il museo russo, le colonne rostrate
* Ponti: il Dvorzovkij, o ponte del Palazzo vicino all'Hermitage, perché regala una delle più suggestive visuali di San Pietroburgo
* Teatri: il Mariinksij, il più celebre teatro di Russia dopo il Bolshoj di Mosca
* Ristoranti: Mansarda, Mari Vanna, l'Idiot o lo Zar
* Sapori e piatti: vodka Beluga per iniziare, insalata Cesare, salmone e pane nero, da bere mors o kvas;
* Film: «I Demoni di San Pietroburgo» di G. Montaldo
* Libro: «Le notti bianche» di F. Dostoevskij
* Musica: Chaikovskij, Glinka
* Club e Disco: Beghemot, Rossi o Ludovik
* Bar e Caffé: Il Caffé Letterario o l'Idiot
* Mercato: il famoso mercatino vicino alla Chiesa sul Sangue Versato
* Vodka: la Standard
* Abitudini: usare il meno possibile il taxi, camminare molto come fanno i russi (in russo, non a caso, la parola «passeggiare» significa sia «camminare» che «divertirsi»)
* Proverbio russo: «la ricchezza è come l'acqua, viene e va»
* Souvenir: una matrioshka oppure un libro di favole russe in italiano
* Personaggi: Ekaterina II

Il teatro Mariinsky di San Pietroburgo


Il modello alternativo: «Io turista? No, un viaggiatore alla scoperta!»

Forse non lo sospettavate, ma condividete con il poeta futurista Majakovskij quell'ansia di riscatto nei confronti di tradizioni, rituali e conformismo tipica di tutti coloro che si sentono obbligati alla visita guidata all'Hermitage perché «è dovere». Avete l'esigenza di appropriarvi degli spazi cittadini, di aggredire culturalmente una città per voi nuova, di lasciarvi trasportare non tanto dalla forma dell'arte e della bellezza classica, ma dall'energia della metropoli e dalle suggestioni che questa produce.

SPB24 vi consiglia di fare un salto al ritrovo culturale Pushkinskaja 10, dove troverete un caffé che tanto assomiglia al salotto d'una casa privata e dove si intrattengono i giovani con film anticonformisti e concerti di musica all'avanguardia. Inoltre, il tempo buddista a nord della città, l'isola di Petrogradskaja, il ponte egiziano fuori dal centro e, più in generale, il quartiere di Kupchino con la sua periferia vi lasceranno un'immagine di San Pietroburgo completamente diversa da quella degli abituali tour turistici.

* Musei e luoghi: l'isola di Petrogradskaja, il quartiere Kupchino, le isole di Krestovskij ed Elagin, il tempio buddista, la zona di Park Pobedy con il meraviglioso parco, qualche giro a Sud o a Nord fuori città dove ci sono le dache, la periferia di Kupchino oppure la stupenda chiesa Pokrovskaya (foto qui sotto)
Ponti: il ponte egiziano, il più bello tra quelli meno conosciuti della città
Teatri: il teatro Molodezhnyj sul lungofiume Fontanka, dove difficilmente tra il pubblico troverete degli stranieri
* Ristoranti: il ristorantino Zoom, dove spesso e volentieri ci sono degli studenti, basti pensare che il conto viene portato all'interno di un libro
* Sapori e piatti: bliny a base di carne, una zuppa come il borsh o lo shi, gli shashliki (carne ai ferri) con cetrioli
* Film: l'affascinante «Andrej Rublev» di Andrej Tarkovskij
* Libro: «Requiem» di A. Akhmatova
* Musica: l'intramontabile canzone popolare «Katjusha»
* Club e Disco: il club Pionerskij, a nord della città, oppure il Papanin, di livello più alto e situato verso sud
* Bar e Caffé: il bar-centro culturale Pushkinskaja 10
* Mercato: Apraksin dvor, considerato malfamato un tempo, al giorno d'oggi è un pezzo di «vera» Russia attaccato al centro
* Vodka: la Tsarskaja
Abitudini: ordinate il té a pranzo e a cena, è una cosa che i russi fanno spesso e che vi permetterà di entrare nelle loro abitudini
* Proverbio russo: «il coraggio conquista le città»
* Souvenir: un bel vasetto di miele russo
* Personaggi: V. V. Majakovskij

La chiesa Pokrovskaya di San Pietroburgo


Il modello habitué: «Come a casa, o quasi»

Se scorrendo i modelli classico ed alternativo affiora una punta di nostalgia, perché vi rimandano ad un profilo psicologico che tanto vi assomigliava le prime volte che venivate a San Pietroburgo, significa che ora siete un habitué della città. Conoscete San Pietroburgo come le vostre tasche, avete confidenza con la cultura russa, masticate più o meno egregiamente la loro lingua, o quantomeno non vi sorprende più, ed ogni volta che salite sul diretto impugnate la carta di migrazione e percepite che, in fondo, state tornando a casa.

Per incontrare vecchi amici, per essere aggiornati su un paese in costante cambiamento, per coltivare i rapporti di lavoro, per rimettere piedi in posti che nel tempo vi hanno dato tanta soddisfazione. Siete come Pietro I? Forse no, ma Pietro il Grande potrebbe rappresentare un modello o un'ispirazione: la capacità di rinnovarsi, il desiderio di andare sempre avanti, anticipando il futuro, la propensione a seguire la bellezza del tempo per riadattarla e farla propria. Questo e molto altro avrete ormai assimilato se, camminando sulla prospettiva Nevskij, vi sentite come in una qualunque via della vostra città.

* Musei e luoghi: la zona di Vosstanja e Majakovskaja con i suoi supermercati, centri commerciali, bar e caffé (tra i quali, vedasi, via Zhukovskogo e via Karavannaja), l'isola di Petrogradskaja, meraviglioso scenario per le passeggiate, qualche produkty (negozio di alimentari) 24 ore che vi avrà salvato la vita nelle ore più remote della notte, la bellissima via Pravda e la zona di Vladimirskaja, così vicina e allo stesso tempo distante dal centro, la prospettiva Nevskij, che calcherete sempre con rinnovato entusiasmo
* Ponti: il Troitskij, perché è quello che in assoluto avrete visto più spesso
* Teatri: la «teatral'naja kassa», ovvero l'ufficio informazioni e acquisto biglietti, di Gostinyj Dvor sarà il vostro punto di riferimento e vi fornirà puntuale il programma di tutti gli spettacoli che vi interessano
* Ristoranti: sicuramente il caffè Amarcord, luogo di ritrovo tra italiani residenti, dove è sempre possibile tastare il polso della situazione e fare quattro chiacchiere in compagnia
* Sapori e piatti: come i russi, dal sushi alla pasta o più in generale ai piatti principali della cucina locale (dalle insalate agli shashliki)
* Film: l'«Incredibile avventura degli italiani in Russia», mai titolo fu più appropriato
* Libro: «Le Fondamenta degli incurabili» di J. Brodskij
* Musica: i DDT, i Leningrad, Chaif e tutte le canzoni che hanno fatto la storia del rock di Leningrado quando questa città, negli anni '90, ne era la capitale
* Club e Disco: XXXX o Fidel, per ritrovare qualche vecchio amico, oppure locali meno commerciali come l'812, il dom Byta o il Druzhba
* Bar e Caffé: il caffé Centrale, anch'esso luogo di ritrovo e concentrazione di amicizie e conoscenze
* Mercato: il mercato di Chernyshevskaja, il Malzevskij in via Nekrasova 42 oppure quello di piazza Sennaja
* Vodka: la Tsarskaja originale
* Abitudini: quella di dire ancora «spasibo» anziché «grazie» all'aeroporto di Malpensa o Fiumicino
* Proverbio russo: «più basso dell'erba, più silenzioso dell'acqua»
* Souvenir: l'album fotografico realizzato negli anni sarà il migliore dei souvenir immaginabili
* Personaggi: Pietro I

Un tramonto pietroburghese, classico per gli habitué


Il modello contemplativo: «Nel dettaglio, l'infinito»

Le venature della storia e le eccellenze dell’architettura vi affascinano, ma non vi sorprendono come la visione di un dettaglio inaspettato o d’un’imprecisione concordata: il Canova conservato al museo dell’Hermitage ha per voi una valenza superiore rispetto a tutti i palazzi della città, e così i gatti di pietra di via Sadovaja vi rimandano a leggende e tradizioni che volete far proprie, come la raffinatezza del ponte egiziano con le sue sfingi originali o la graziosità di via Pravda, curata ed armonica nella sua precisa ambientazione.

Alexander Pushkin visse da poeta e morì da uomo, a poco più di trent’anni in un duello fatale. Adoratori della vita, ammiratori incondizionati della passionalità e di un “bello” tutto vostro, ricercato e puntuale, trovate la forza della bellezza in uno sguardo, in un accenno, nell’equilibrio d’un momento. San Pietroburgo sarà la vostra miniera di attimi, astuzie, sottigliezze, ed il solo vostro compito sarà quello di andarle a cercare, per accettarle e disporvi sullo stesso piano.

* Musei e luoghi: il Canova all'Hermitage, i gatti di pietra (ai quali, come da tradizione, vengono tirate le monetine) di via Malaja Sadovaja, la piacevole via Pravda, il tradizionale uccello di pietra posto sul lungofiume Fontanka, il segno nei pressi di piazza Savodaja dove è indicato il livello che raggiunse l’acqua durante le varie alluvioni dell’Ottocento, le Sfingi poste sul mare sull’isola di Elagin, la via Furshtatskaja che porta ai bellissimi giardini di Tauride, i tetti di una qualunque della abitazioni poste nel centro (dove è possibile, come sanno bene i russi, isolarsi dal tran tran quotidinano potendo però ammirare la metropoli in tutto il suo splendore), il museo-appartamento di Dostoevskij, il parco della residenza zaresca che si trova nella vicina cittadina di Peterghof oppure la Venere Addormentata (foto qui sotto), i giardini interni di alcune case (dove, dietro il portone di ingresso, si apre un mondo fatto di giochi per i bambini che gli stranieri totalmente ignorano)
* Ponti: il ponte egiziano che riconduce San Pietroburgo al modello che Pietro I aveva in testa, un misto di origini veneziane ed egiziane
* Teatri: lo sfarzoso teatro Mikhajlovskij, in piazza delle Arti
* Ristoranti: Mari Vanna per gli interni che ricordano le komulake russe oppure l’Idiot sul lungofiume Mojka, sicuramente più turistico ma dagli interni romantici e raffinati
* Sapori e piatti: come da tradizione, samoogon (la cosiddetta vodka russa fatta in casa) accompagnato da salo, il grasso di maiale, con cetrioli o pomodori
* Film: “La ballata del soldato” di Grigoryj Chukhraj
* Libro: “Opere” di A. Pushkin
* Musica: qualche canzone sulla città di San Pietroburgo: «Peski Petergurga» di Grebenshikov, «Leningrad» dei DDT e, in italiano, la celebre «Prospettiva Nevskij» di Battiato
* Club e Disco: sicuramente il Pionier a nord della città, un locale con gli interni che rimandano al gruppo giovani dei pionieri, in voga durante l'era sovietica
* Bar e Caffé: la Riumochnaja di via Pushkinskaja, 3, un locale centrale ma frequentato quasi esclusivamente da russi
* Mercato: il bellissimo mercato di vicolo Kuznechnyj, che presenta prodotti alimentari della qualità più alta tra i mercati di San Pietroburgo
* Vodka: sicuramente la Beluga, l'imbattibile nel mercato delle vodke
* Abitudini: se venite durante il periodo della notti bianche, una buona abitudine può essere quella di fare una passeggiata vicino a qualche lungofiume dopo mezzanotte, per ammirare lo splendore della città illuminata anche di notte, se venite in inverno, partecipare ad una vera sauna russa (con tuffo nell'acqua ghiacciata)
* Proverbio russo: «il troppo grasso fa l'occhio cieco»
* Souvenir: sicuramente la matrioshka, che si apre avendo al suo interno un'altra matrioshka più piccola, perché rispecchia la vostra filosofia di vita, che cerca la bellezza scavando.
* Personaggi: A. Pushkin

La Venere addormentata a Peterghof, perfetto esempio di contemplazione

E qual è la vostra My SPB? Avete un’idea della vostra città personalizzata, ovvero dei luoghi di San Pietroburgo che più vi affascinano? Inviateci una descrizione sullo stile di quelle proposte e saremo felici di pubblicarla!

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