Tutte le merende di San Pietroburgo

Se state per affrontare un autunno o un inverno pietroburghese, vi sfido a non rifugiarvi almeno qualche volta in una delle numerose caffetterie e pasticcerie della città, dove potrete scaldarvi con un buon tè mentre fuori comincia a far fresco. Sotto i denti potrete mettere qualcosa di dolce, o, perché no, anche di salato.

Innanzitutto, chi pensa che posti come Starbucks siano una prerogativa statunitense, si sbaglia: in Russia sin dal 1964 esiste infatti la catena Shokoladnitsa (http://shoko.ru/sankt-peterburg/), che a San Pietroburgo ha ben una trentina di locali, sebbene storicamente la sua patria sia Mosca. Shokoladnitsa ha in lista una lunghissima serie di bevande: cappuccini di ogni sorta, molte varietà di latte e caffè caldi o freddi, smoothie, cioccolata e limonate; la scelta di tè è buona, e si può optare per la tazza o per la teiera grande (3 - 5 euro). Vi è persino una selezione di alcolici, serviti lisci, come cocktail o addirittura caldi; manca invece la vodka...ma forse per noi italiani sarebbe strano trovarsi a bere un superalcolico in una sala da tè! Per non restare a stomaco vuoto, comunque, ci sono i classici bliny, dolci (come la versione del 1964, ripiena di cioccolato, noci e uvetta), o salati; e poi syrniki, pasta -inclusa una strana carbonara con i funghi-, carne, insalate, zuppe e sandwich (tutto a 4 - 5 euro in media). I dessert sono un altro punto a favore di Shokoladnitsa: ne hanno in lista una ventina, dai più “internazionali” muffin fino al russo medovik, dalla cheesecake alla gelatina di frutti di bosco.

Anche se non siamo certo in un posto raffinato, Shokoladnitsa non mi dispiace, mentre non sono una grande fan di analoghi come Coffee Haus, che è nato alcuni decenni dopo Shokoladnitsa e me ne è sempre sembrato una sorta di imitazione. Naturalmente, a Pietroburgo troverete anche tutte le catene internazionali del caso, come Coffeeshop Company, Costa Coffee e Starbucks...ma perché andarsele proprio a cercare?

Io consiglio piuttosto una variante russa come Sever (http://sever.spb.su/), fabbrica di dolci nonché pasticceria, che già nel 1903 aveva le proprie vetrine sulla prospettiva Nevskij; il nome evocativo (“Nord”) e lo stemma blu con gli orsi polari sono un brand molto noto da queste parti. Da Sever troverete esclusivamente dolci, dalle torte (9 – 30 euro) ai biscotti, dai pasticcini ai macaron, dai gelati alle gelatine di frutta; per circa 4 euro potete fare merenda con un tè e una éclair (qui ne vanno matti, mentre in Italia la moda si sta diffondendo solo adesso), oppure acquistare un bel sacchettone di “pechen'e” da portare a casa per la colazione. I cavalli di battaglia restano comunque le torte: un vero spettacolo per gli occhi, entrate per credere.

Tuttavia, tra dessert a più strati, panna ovunque e quel sapore quasi stucchevole tipico di molti dolci russi, qualcuno di voi sentirà di certo la mancanza della più semplice brioche. E, perché no, di un panino come lo intendiamo noi, senza troppe salse e col pane croccante al punto giusto. A San Pietroburgo c'è anche questo: vi basta trovare uno dei tanti negozi Bushe o Bulochnaja F. Volcheka.

Bushe (bushe.ru) è una catena autenticamente pietroburghese, dove in genere troverete un'atmosfera abbastanza calda e tavolini in legno per fermarvi a fare una pausa. Io adoro la loro sfoglia ricca di lamponi ed il panino al salmone con insalata, Philadelphia e mirtilli rossi.

Da Bushe si va soprattutto per uno spuntino, oppure per portarsi a casa del buon pane: mezzo chilo di pane bianco costa 1 euro, meno caro quello di segale e più caro quello nero ai semi coriandolo, detto Borodinskij, o quello tipo ciabatta, con crosta croccante e mollica morbida; potete davvero sbizzarrirvi tra preparazioni ai cereali, alle noci, all'uvetta, alle nocciole, che in confronto un panettiere italiano vi sembrerà sfornito.

Mancano qui tuttavia i tipi di pane usati nei paesi centro-asiatici, come la lepeshka (non è però una mancanza di Bushe, perché in generale a San Pietroburgo, a differenza di Mosca, non si tratta di cibi particolarmente popolari). Per il resto, una torta da un chilo qui costa non più di 15 euro, una éclair meno di 1,5 euro, e per quasi tutte le bevande pagherete 3 euro, dagli smoothie alle spremute, dai cappuccini al tè in teiera da 700 cl...ne avrete a sufficienza per scaldarvi!

Se Bushe ha diversi locali in città, innumerevoli sono le “Bulochnaja F. Volcheka” (http://www.fvolchek.ru/), forse meglio identificabili come “Bulochnaja nomer...” (“panetteria numero...”), in quanto i negozi di questa catena portano sempre un'insegna numerata (Bulochnaja nomer 1, nomer 2, e così via). Il marchio esiste da ormai quasi quarant'anni ed i prezzi sono molto contenuti, visto che una fetta di torta può costare solo 80 centesimi di euro, mentre i croissant e le ciambelle alla ricotta addirittura 40 centesimi; oltre ai vari tipi di pane, potete ordinare intere torte  (“pirog”), con ripieni salati che vanno dalle uova ai cavoli, dai funghi alla carne, oppure dolci, come per esempio le mele; qui le preparazioni sono in genere più semplici rispetto a quelle da vetrina di Sever, ma il bello è che un pirog da un chilo e mezzo viene in media appena 10 euro! L'atmosfera è invece simile a quella di Bushe, soltanto un po' più minimal: ad esempio, il tè è servito in bicchieri di cartone riciclato. Non ci trovo nulla di male per una pausa veloce, anzi: la Bulochnaja F. Volcheka è stata una delle mie tappe fisse ogni volta che uscivo affamata dalla banja “Jamskie bany” in ulitsa Dostoevskogo, visto che il negozio n. 31 si trova proprio tra la banja e la metro Vladimirskaja (ulitsa Razezzhaja).

Se però il vostro palato è troppo fine per una torta servita su un piattino di carta, o se state portando fuori a cena una ragazza, bisogna indubbiamente cambiare meta: per questo motivo, vi parleremo presto di qualche ristorante coi fiocchi!