SPB24, con il suo blog da San Pietroburgo, ha intervistato la giornalista e scrittrice Tatiana Alehina, autrice del romanzo TELEamore, da poco tradotto in italiano e pubblicato dalla casa editrice Neftasia. Tatiana ci parla del suo libro, delle motivazioni che l'hanno spinta alla traduzione italiana e, dulcis in fundo, offre anche un suggerimento al turista italiano in viaggio a San Pietroburgo desideroso di qualcosa di diverso.
1. Tatiana, buongiorno. La prima domanda è molto semplice: di che cosa si occupa nella vita?
Sono una giornalista professionista. Tutto è iniziato a scuola con un'intervista ad Aleksej Urmanovij per i campionati olimpionici di pattinaggio artistico. Dopodiché ho affinato le mie capacità di lavoro nei giornali e nei quotidiani con il corso di laurea alla facoltà di giornalismo presso l'Università Statale di San Pietroburgo che ho terminato a pieni voti. Proprio allora ho iniziato a scrivere il romanzo della mia vita: mi sono innamorata alla follia della televisione. Da qualche anno, infatti, sono conduttrice e corrispondente di programmi di informazione per cui mi trovo a guardare più spesso la telecamera che gli occhi delle persone a me più care...
2. Ci parla del suo libro scritto in italiano?
Nel novembre 2011 in Italia nella traduzione di Alessandra Fiandra è stato pubblicato il mio primo – ma spero non ultimo – libro chiamato "TELEamore". Il titolo del romanzo parla da sè: è dedicato all'amore e alla televisione. Il libro ci racconta un affaire tra una conduttrice televisiva russa, Angelina Larina, e una star della televisione italiana, Angelo Peccatore, i quali vengono costantemente stuzzicati dai colleghi dell'ufficio con battute atti a rappresentarli come Barby e Ken. E quest'anno il libro è stato pubblicato anche in Russia. Pertanto ora anche i russi, come gli italiani, potranno sapere se agli schiavi dei tele-imperi è dato vivere un amore pure ed instintivo nel regno del piccolo schermo dove ogni mossa è strettamente controllata dalla cattiva Maestra Televisione.
3. Come mai ha deciso di tradurre il libro nella nostra lingua?
Ho dedicato la mia confessione ad un collega italiano. Volevo che sapesse di quello che provavo per lui e che capisse che la forma di espressione doveva essere quella letteraria, fatta di figure retoriche, iperboli e allegorie... L'audace idea di pubblicare un libro in Italia venne da subito spalleggiata dalla casa editrice Neftasia. E' ovvio che far uscire un libro in un esemplare unico sarebbe stata una vera utopia pertanto ora questi intimi segreti raggiungeranno migliaia di lettori...
4. SPB24, portale su San Pietroburgo, è letto da tantissimi turisti. Lei è originaria di San Pietroburgo: quali luoghi di San Pietroburgo consiglierebbe di visitare per comprendere la vita della città che si trovino al di fuori del tradizionale circuito turistico?
Per me San Pietroburgo, straordinaria opera di Pietro I, è, in primo luogo le chiese ortodosse. Penso che per comprendere l'enigmatica anima russa per ogni visitatore straniero nella Venezia del Nord sia sufficiente osservare i nostri luoghi di culto. L'aroma dell'incenso, il crepitio della cera, l'ardore dei lumi, l'angelica intonazione dei cori, la piena tristezza negli occhi della madre di Dio... Dopo essere entrati in contatto con la nostra cultura religiosa sarà più semplice addentrarsi nell'anima di Dostoevskij e prendere coscienza del percorso storico dell'intera nostra nazione. Il mio luogo di culto preferito a San Pietroburgo è la chiesa di San Nicola. A proposito, nel mio romanzo "TELEamore" vi è dedicato quasi un capitolo intero. La protagonista vive a San Pietroburgo e penso proprio che il lettore italiano desideri capire la nostra meravigliosa città dagli occhi di questa conduttrice televisiva dal nome angelico.
5. Sappiamo che c'è tanta Italia a San Pietroburgo, dall'architettura alla ristorazione. Ma quanta Russia c'è in Italia? In che cosa la Russia influenza il nostro paese?
La Russia ha regalato all'Italia il proprio cuore e posso dire che questo è il nostro regalo più intimo: la religiosa ortodossa. Quando entro nella chiesa ortodossa russa di San Nicola a Roma e prego proprio nel giorno di Tatiana, come m'è successo quest'anno in una chiesa ortodossa di Milano, percepisco in pieno le parole di Pushkin "qui l'anima russa, qui v'è odor di sacro". Ogni italiano ha un'occasione unica: quella di toccare con mano il tesoro inestimabile di assistere ad una delle nostre liturgie in una chiesa ortodossa e ascoltare la nostra lingua religiosa proprio in Italia. Incredibilmente proprio da voi c'è un pezzettino della Russia più vera...