Oggi vogliamo parlarvi di un bellissimo progetto che un team di appassionati volontari e studiosi, sta portando avanti all’interno del Museo Hermitage di San Pietroburgo! Abbiamo avuto il piacere di intervistare il Dott. Luca Ottonello; Archeologo digitale presso l’Hermitage che si sta occupando di un progetto davvero molto curioso e interessante che riguarda la città di Palmyra in Siria, recentemente liberata dall’Isis grazie all’intervento militare della Russia.
Il team del quale Ottonello fa parte, si sta occupando della ricostruzione digitale del sito archeologico che ha subito danni permanenti e irreversibili per mano dell’ISIS. A lui va il merito di aver per primo ideato una nuova concezione di ricostruzione in 3D tramite un sistema di “Ologramma”. A questo progetto che dura da circa un anno, stanno lavorando persone provenienti da tutto il mondo, ognuno riesce a dare un contributo determinante in questo studio che sta avendo un eco molto ampio; a questo si sono interessati anche canali televisivi come Al Jazeera e la CNN.
La cosa più rilevante è che questo progetto prevede non solo una ricostruzione archeologica dei vari templi, del teatro, del colonnato, dell’Arco di Settimio Severo e di altre parti della città; ma si è cercato di approfondire anche culturalmente quali fossero gli usi e i costumi di Palmyra.
Sono stati infatti svolti degli studi riguardanti la società e le tradizioni di questa città che sorgeva in mezzo ad una vallata semi deserta ed era un crocevia di popoli, culture e tradizioni molto diverse tra loro che ben interagivano e si relazionavano. Una città dunque oggetto di un vero e proprio “melting pot” culturale; questo è sicuramente evidente anche grazie alle ricerche archeologiche svolte; vi sono infatti evidenze di tradizioni siriane, turche e anche più Orientali e questo ha sicuramente influito nel rendere Palmyra una città famosa ancora oggi.
Il progetto verrà presentato ufficialmente durante la Notte dei Musei il 21 maggio a San Pietroburgo nella quale verranno mostrati al pubblico delle ricostruzioni in 3D del Tempio di Bel, gli Ologrammi di alcuni monumenti ricostruiti e un gioco interattivo per bambini ideato sempre da Luca Ottonello che verrà successivamente messo a disposizione nelle scuole e all’interno del Museo dove, i bambini potranno interagire con i mercanti dell’antica Palmyra e comprendere così ancora maggiormente come fosse la vita in questa antica cittadina, conosciuta anche come “la Sposa del Deserto” e punto di sosta per le carovane commerciali in transito lungo la via della Seta, dal Mediterraneo alla Cina attraverso l’India e la penisola arabica!