Risulta a volte difficile riconoscere delle pietre vere dalle pietre false. Soprattutto se si è poco esperti ci si lascia facilmente trasportare dall’enfasi e si acquistano delle pietre che vengono colorate sinteticamente o vengono vendute a prezzi esagerati quando il loro valore è nettamente inferiore.

La famosa ambra russa

Questo vale per tantissime tipologie di materiali; ad esempio l’Agata viene colorata in laboratorio per ottenere cromatismi sgargianti come il fuxia o l’arancione fluo decisamente poco presenti in natura. Anche per quanto riguarda le resine come l’Ambra, che è il fulcro di questo breve articolo, valgono le stesse cose. Spesso infatti si acquistano prodotti che altro non sono che delle resine sintetiche ottenute in laboratorio e dunque di scarsissimo valore commerciale. Ma come si può riconoscere un vero da un falso?
 
Partiamo innanzitutto dal chiarire cos’è l’Ambra: L’Ambra è una resina fossilizzata proveniente da varie specie di piante. La maggior parte è di colore da giallo dorato ad arancio dorato ma è possibile trovarne anche di verde, viola, nera o blu (più comune nell’Est Europa). I depositi più grandi a livello mondiale sono concentrati pensate un po’ proprio in Russia e nelle vicine Repubbliche baltiche. Naturalmente troviamo Ambra anche proveniente dalla Birmania, dall’Italia, dalla Repubblica Dominicana e dal Messico.

La famosa ambra russa

L’Ambra può presentare delle inclusioni essendo un materiale organico; queste inclusioni figurano in piccoli insetti rimasti intrappolati nella resina caduta dall’albero: questo è un punto focale poiché è proprio nelle inclusioni che vi è la maggior possibilità di falsificare il materiale e renderlo molto più costoso facendolo figurare come rarissimo. Vi sono poi spesso, delle bolle gassose che possono conferire all’ambra un aspetto nebuloso che però ne diminuisce la purezza e quindi il valore.

I modi migliori per riconoscere un pezzo di plastica colorato da un’Ambra vera e propria sono molteplici e infallibili; innanzitutto l’Ambra se riscaldata leggermente con la punta di un ago sprigiona subito un fortissimo odore di resina; se strofinata con un panno di lana, produce cariche elettriche che attirano a sé anche piccoli pezzi di carta. Un altro metodo per riconoscerla, è la prova di galleggiamento; l'ambra, infatti, immersa in un bicchiere d'acqua galleggia, a differenza di quella contraffatta (sintetica) che affonda...

La famosa ambra russa

All’Ambra sono inoltre stati attribuiti numerosi effetti curativi; era diventata nel tempo una sorte di “pietra magica” ma al giorno d’oggi viene utilizzata solamente in gioielleria. Può essere lavorata in moltissimi modi e con tantissimi tagli e forme, un’altra resina simile alla sopracitata ma che ancora è troppo “giovane” per essere definita tale, è il Copale, un materiale fossile vegetale non ancora “maturo” e per questo con una durezza e delle caratteristiche di qualità inferiore.

Sperando che queste brevi indicazioni vi siano utili per degli acquisti di pregio… vi invitiamo ad “immergervi” nel mondo della preziosa Ambra Russa!