Al bar Purga di San Pietroburgo il capodanno si festeggia ogni sera: discorso – un po’ datato – del presidente, brindisi a suon di champagne e tanto entusiasmo per accogliere l’anno nuovo alle porte. Ma c’è chi sta programmando di trascorrere a San Pietroburgo il vero capodanno, ovvero la notte tra il 31 dicembre e il 01 gennaio: che cosa troverà, esattamente, chi viene in quel periodo?
Ritorna a San Pietroburgo dal 15 al 20 ottobre 2012 l'Aurora Fashion Week, ovvero la celebre settimana della moda, una concentrazione di eventi che coinvolgeranno stilisti, fotografi e addetti ai lavori provenienti anche dal nostro paese: la precedente edizione ha riscosso un successo inaspettato e l'affluenza di curiosi è stata addirittura più alta delle previsioni.
Abbiamo il piacere di segnalarvi l'apertura del centro di lingua e cultura italiana situato nel cuore di San Pietroburgo, all'angolo tra la prospettiva Nevskij e il canale Fontanka: Centro Elitalia si trova a circa 5 minuti a piedi dalle più importanti stazioni della metropolitana Gostiny Dvor e Majakovskaja ed ha sede presso la biblioteca statale dedicata al grande poeta russo Majakovskij. La costruzione dell'edificio, in stile neobarocco, è iniziata nel 1843 e lo stesso è stato ultimato nell'anno 1895.
Dal 3 al 7 ottobre 2012 a San Pietroburgo si terrà il Lucania Film Family: questa manifestazione coniuga sapientemente l'enogastronomia della regione Basilicata con azzeccate scelte cinematografiche atte ad esaltare il territorio lucano. Qui sotto la foto di Dom Kino, il principale cinema di San Pietroburgo, dove si terrà parte del Festival.
Fabio Capello, uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio italiano, ha pochi minuti fa firmato un contratto di collaborazione con la Federazione Russa: è stata la stessa Federazione dalla capitale Mosca a darne conferma ed ora seguiamo attenti gli sviluppi. Dopo l'arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina dello Zenit San Pietroburgo, quello di Fabio Capello è il secondo grande nome del calcio italiano ad approdare in Russia. E noi, in quanto italiani, non possiamo che esserne orgogliosi.
